CENTENARIO DELLA NASCITA
di Giorgio DE BIASI
100 ANNI FA il 14 gennaio del 1919 nasceva a Roma Giulio ANDREOTTI, politico e scrittore.
Nominato Senatore a vita nel 1991 è stato il parlamentare che detiene, ancor oggi, il record del maggior numero di incarichi governativi nella storia della Repubblica Italiana:
• 7 volte Presidente del Consiglio dei Ministri
26 volte Ministro della Repubblica
• 1 volta Ministro dell’Interno
• 8 volte Ministro della Difesa
• 5 volte Ministro degli Esteri
• 2 volte Ministro delle Finanze
• 2 volte Ministro del bilancio e della programmazione economica
• 2 volte Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato;
• 1 volta Ministro del Tesoro
• 1 volta Ministro dei beni culturali
• 1 volta Ministro delle politiche comunitarie.
• 3 volte Ministro delle Partecipazioni Statali
Le sue pungenti osservazioni hanno fatto scuola e, ancora oggi, la fanno.
SUGLI ALTRI DICEVA:
• A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina.
• Nella sua semplicità popolare il cittadino non sofisticato, passando dinanzi al parlamento o ai ministeri, è talora indotto a porre il dubbio se sia proprio lì che si governi l’Italia.
• Credo fermamente ai ricorsi storici ed in qualche modo alla immutabilità della subcoscienza collettiva delle città e delle popolazioni.
SU SÉ SESSO DICEVA
• Si fa bene a tenere un diario; ed è utile che tanta gente lo sappia.
• Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia.
• A parte le guerre puniche, mi viene attribuito veramente tutto.
• In fondo, io sono postumo di me stesso.
SULLA POLITICA DICEVA
• In politica, meglio veder lontano o vicino? Sia i miopi che i presbiti, in politica, sono pericolosissimi
• Amo talmente tanto la Germania che ne preferivo due.
• In Italia vi è un’onda di corsi e ricorsi che fa passare l’opinione pubblica media, e talvolta anche quella di cospicue personalità politiche, da una autarchia avvilente e incostruttiva a una vera e propria soggiacenza alle altrui esperienze e fenomenologie.
E SULLA MORALE DICEVA
• Io distinguerei i morali dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discutere non hanno poi il tempo di praticarla.
Resta intatta la frase più celebre: “Il potere logora chi non lo ha”
Oggi Giulio ANDREOTTI è più ricordato per i processi subiti e per le malefatte che gli vengono ancora attribuite piuttosto che per quello che ha fatto per l’Italia.
La domanda è semplice: ma si sta meglio oggi o si stava meglio ieri?