UN MESSAGGIO SBAGLIATO
di Giorgio De Biasi
Lo sanno in molti che, nel loro complesso, le vignette di Giannelli non sono satira ma propaganda politica. Legittima propaganda fintanto che non lancia accuse di colpevolezza a chi colpevole non è.
La vignetta odierna che qui si ripropone illumina uno scenario in cui i ricchi, il ceto medio, gli italiani e/o gli europei – insomma tutti – se la “spassano” a bordo dei loro yacht fregandosene allegramente dei “naufraghi-profughi-migranti”che passano loro davanti andando verso un futuro incerto se non alla morte.
Il “SEGNALE” che passa è quello di tutto un popolo che con la sua disattenzione e/o con il suo menefreghismo diviene responsabile di tutte le disgrazie a cui i “naufraghi-profughi-migranti” vanno incontro per scappare dalla guerra ma molto più spesso per vivere una vita migliore di quella che vivono nella loro terra d’origine.
Ebbene questo messaggio di Giannelli, non solo è sbagliato, ma è profondamente offensivo perché nessun italiano ricco, di ceto medio o povero che sia, vuole e si augura la morte di una persona; perché non esiste prova alcuna che uno yacht navigante nel mediterraneo abbia commesso quel gesto “atroce” che Giannelli descrive accusando così chi non colpa alcuna.
Se poi, il comunista Giannelli, vuole dire che i “ricchi” preferiscono mandare i naufraghi – ammesso che lo siano – alla deriva allora faccia nomi e cognomi di coloro che hanno commesso l’atroce gesto.
Ma quale satira? Solo matita spuntata e propaganda politica.