PIENO DIRITTO E REGIME
di Giorgio De Biasi
Orfano della prima Repubblica che rimpiango, parto dalla presa d’atto che un legittimo governo della Repubblica Italiana sta per giurare nelle mani del Presidente per poi essere legittimato dal voto del Parlamento.
Nulla si può obiettare i termini di legittimità democratica poiché la coalizione politica M5S, PD e LEU che ha determinato l’accordo si è svolta secondo le regole democratiche imposte dalla nostra Costituzione.
Premesso questo leggo stamane su Repubblica che la responsabilità di Commissario UE dell’Italia potrebbe essere assegnata a Paolo GENTILONI del Partito Democratico.
Qualora così fosse, ovvero qualora quella responsabilità non fosse assegnata ad una persona facente parte del partito politico che ha ottenuto il maggior consenso nelle elezioni Europee Italiane, una profonda ingiustizia sarà compiuta.
Piaccia o non piaccia la Lega è il partito politico che ha ottenuto il maggior consenso nelle ultime elezioni europee ed è la forza politica italiana con il maggior numero di parlamentari italiani presenti in quell’Istituzione.
L’incarico o se si vuole la responsabilità, seppur legittima, assegnata ad una persona non indicata dalla Lega, rappresenta una svolta assolutamente autoritaria perché “ISOLA” quei milioni di elettori che quel voto maggioritario hanno espresso.
A poco vale la giustificazione che attribuisce all’eventuale rappresentante della Lega una sicura sconfitta in sede di gradimento da parte del Parlamento, così come a poco varrà il prestigio di una persona che – seppur autorevole – non rappresenta la maggioranza uscita dalle elezioni europee. a meno che questa non sia “serva” del sistema che la accoglie.
Siamo di fronte ad un gesto che, se compiuto, dimostrerebbe, come una cartina di tornasole,
la propensione del governo Conte ad accantonare il pieno diritto altrui pur di salvaguardare il proprio interesse.
Siamo di fronte ad un gesto che, se compiuto, porta l’Italia dentro ad un regime.
Meno male che “gli altri” sono giudicati “fascisti”.