ATTENZIONE: NON FATENE UN… EROE
di Giorgio De Biasi
Con gli occhi dell’ex investigatore che ha seguito la Lega Nord per l’indipendenza della Padania sin dal 1992, posso svolgere questa riflessione tesa ad illuminare un possibile scenario politico che si verrebbe a creare qualora il 20 gennaio 2020 il Parlamento italiano voterà SI alla richiesta autorizzazione del Tribunale dei Ministri di Catania a procedere nei confronti di Matteo SALVINI.
Senza entrare nel merito della decisione assunta dal Tribunale dei Ministri Catanese che pur risulta legittima, è giusto soffermarsi su due prese di posizione “buttate” sul terreno dello scontro da Luigi DI MAIO, che anticipa il voto favorevole del M5S, e la dichiarazione di Matteo SALVINI che in un’intervista afferma: “Comunque, se decideranno, processo sia: idealmente in quel tribunale ci saranno con me milioni di italiani. Quanto a Di Maio, ha cambiato idea sui miei processi come l’ha cambiata su tante altre cose”.
L’anticipazione di DI MAIO sul voto favorevole del M5S, potendo anche essere interpretata come chiaro segnale contro quella Lega che sta assorbendo i parlamentari del M5S, in effetti null’altro è che una “avventata” decisione politica figlia della crisi di agosto, cartina di tornasole grillina per dimostrare all’ala dura del Movimento che ormai nessun dialogo esiste tra Lega e M5S.
La decisione di DI MAIO oltre che ad essere “avventata” perché assunta senza la perfetta conoscenza della “qualità” del robusto, resistente, pregnante consenso che lega l’iscritto della Lega al suo leader, dimostra come il capo politico del M5S non sappia comprendere che quando Salvini dice: “…quel tribunale ci saranno con me milioni di italiani.” non la “spara grossa” ma illumina uno scenario che potrebbe facilmente realizzarsi.
Infatti la richiesta di processare SALVINI ed un eventuale processo, per quello specifico reato, è giudicata e sarà giudicata dagli elettori della Lega, ma non solo, quale atto “politico” di una Magistratura di sinistra contro il quale sicuramente molte persone si mobiliteranno anche restandogli accanto durante il dibattimento.
MA NON SOLO: il processo a SALVINI tramuterà il Segretario della Lega da uomo politico ad EROE DEL POPOLO, imprigionato per avere difeso i confini della Patria, perché …checché se ne dica… quasi tutta l’Italia, in tema di immigrazione, sta dalla parte di SALVINI.
E quando la politica ed un Parlamento che non rispecchia più il consenso popolare espresso alle lezioni Europee, incatenano un Ministro che ha difeso i confini dello Stato e lo mandano sotto processo, lo trasformano in EROE.
Un EROE che, anche dal carcere e grazie al carcere, aumenterà sempre più il consenso per lui e per il suo partito.
Ecco perché a questa nostra Italia tutto serve tranne che un SALVINI trasformato dalla sinistra e dal M5S da Segretario di partito in EROE.