Mercoledì 30 settembre 2020
IL MERCATO di Via Zuretti
di Giorgio De Biasi
Marzio non ci ha concesso neppure il tempo di salutarci all’inizio del mercato dove la Via Zuretti termina con una rotonda che sfiora la Martesana.
“Allora compagno Stefano che cosa mi dici su quella bella idea dell’aumento delle bollette di luce e gas deciso dal governo già da domani.? Te se se vor di (sai cosa vuole dire) un aumento del 15,6% per l’elettricità e dell’11,4% per il gas. Tel se no (non lo sai) alura tel disi mi (allora te lo dico io): significa rendere povera la brava gente, i pensionati, i disoccupati e i cassintegrati.”
“Dai, dai grida più forte.” Interrompe Stefano. “Prima di tutto il governo non centra porche l’aumento è stato deciso dall’Autorità per l’energia che ha pareggiato i ribassi disposti nel primo, secondo e terzo trimestre di quest’anno. Secondo: se tu non leggessi solo i giornali di destra ti consiglierei di leggere il Corriere dove bene si spiega che l’aumento si giustifica con il maggior costo della materia prima. Insomma – ma che cosa te lo spiego a fare non lo so ma ci tento – l’elettricità costa di più e così anche il gas. Ascolta Marzio secondo l’Autorità dopo i forti ribassi di aprile, maggio e giugno che erano intorno al 19% per la luce e -15% per il gas, ma adesso non me lo ricordo bene, bisognava per forza ritornare il costo ai livelli in vigore prima del COVID”
“Ma che cosa vai dicendo” sbotta Angelo. “A parte il fatto che a me, il gas mi costa 44,42 euro di sola materia prima e trasporto mentre la bolletta, se vuoi te la faccio vedere, arriva alla bellezza di 77,00 euro per tasse e accise che il Governo aggiunge, io questa storia dell’aumento della materia prima non me la bevo. Punto e basta.”
“Soliti populisti, anzi peggio. Soliti pidocchi che pensano solo a succhiare il sangue degli altri. Ma cosa vi credete che l’energia vi sia fornita gratis’”
“No questo no.” Interviene Saverio. È giusto pagare gas e luce a quelli ce le forniscono ma tutte quelle tasse e accise che aumentano a dismisura la bolletta sono una vergogna bella e buona. Questo è un rincaro a doppia cifra. Una vera e propria batosta per tutti, imprese commerciali e industrie comprese che si rifaranno con l’aumento dei loro prodotti. Dai Stefano lo sai bene che Marzio non la vuole buttare in politica ma, questa volta il Governo doveva pensarci su bene e dire qualcosa invece di stare zitto e muto.”
“No, caro Saverio – insorge Stefano – per voi di destra qualsiasi cosa fa questo governo non va bene. Sempre a criticare nel modo peggiore. Mai pronti ad ascoltare e sempre pronti a demolire. Se non ci fossero i comunisti voi sareste già nel burrone, isolati in Europa e senza una lira in tasca.”
“Mavadaviaiciapp (Ma vai a dare via il lato b) sentenzia Marzio.
“A quel paese ci mandi tua sorella caro Marzio – gli grida Stefano di rimando – arrivederci a tutti continuate pure con i vostri insulti.”
“Ma non metterla così. Turno indietro, dove vai?” gli grido.
Ma Stefano si allontana agitando la mano in segno di saluto.
Difficile una ricomposizione ma prima o poi tutto rientrerà.
Però bisogna ammetterlo: alcune decisioni governative dividono il Paese così come dividono i pensionati del mercato.