Il confronto parlamentare sulla fiducia posta dal governo ha definitivamente sancito la separazione fra la politica e la gente comune che, oggi più di ieri, ha tutte le ragioni per sentirsi umiliata e offesa.
Umiliata dal vergognoso mercimonio finalizzato alla ricerca di parlamentari disposti ad offrire il proprio voto in cambio di benefici personali. Offesa dall’arroganza di quanti hanno in questi due giorni rifiutato di riconoscere che l’eguale non può essere attribuito al diseguale pur di mantenere intatto quel potere che la rappresentanza politica assegna a chi governa.
Abbiamo assistito ad un dibattito privo di spessore politico, privo di visione strategica, incapace di disegnare una strategia per arginare il virus e combattere la recessione in atto.
Si è resa evidente l’inesistenza di una stabilità politica demolita dall’esiguità dei numeri.
Si è messo in discussione l’ancoraggio alle fondamentali regole democratiche, si è voluto rinunciare alla verifica democratica del consenso, preferendo, per biechi interessi individuali, un futuro problematico, incerto, difficile per la gran parte dei cittadini che in silenzio e con altissimo senso civico lavorano ed operano per il bene dell’Italia.
Il Coordinamento Nazionale di Realizzare Insieme ha seguito il dibattito scevro da ogni pregiudizio e, avvalendosi della sua posizione di movimento di idee e di pensiero, ha tentato di comprendere le ragioni di tutte le parti politiche che lo hanno determinato.
Oggi, al termine di una attenta riflessione, Realizzare Insieme non può che esprimere il convincimento sull’inadeguatezza di mantenere in vita un governo privo della maggioranza assoluta in un ramo del Parlamento, privo della maggioranza assoluta di una popolazione che ha concesso la propria fiducia nel corso delle ultime elezioni europee a forze politiche di opposizione e che ha assegnato alle stesse forze, con il voto amministrativo, il governo di 15 Regioni.
Senza una nuova legge elettorale che consenta una piena governabilità del Paese dalla sera stessa dello scrutinio ogni sforzo per rimettere in piedi l’Italia risulterà vano. Se da un lato è possibile affermare che la minoranza ha fatto il suo dovere contestando ma anche proponendo ed anche votando ciò che era giusto votare, la maggioranza che sostiene il governo ed il governo stesso si è limitata ad affermare il mantenimento di un potere che oggi è sgretolato al suo stesso interno.
Sulla base di queste considerazioni il Coordinamento Nazionale di Realizzare Insieme reputa necessario riassumere il “DIRITTO-DOVERE” di svolgere un attivo ruolo politico per il sostegno delle politiche che guardano con attenzione ai principi ed agli obiettivi politici indicati nell’atto costitutivo del movimento.
Realizzare Insieme chiama a raccolta in un momento difficile per il Paese e di fronte al disfacimento della politica, tutte le sue migliori energie per ridare alla politica dignità ed al Paese l’orgoglio di una sana democrazia: illuminata, coerente, onesta nei fatti e non nelle parole.
È UN DOVERE ancor prima che un DIRITTO!
In tale ottica Realizzare Insieme sollecita i suoi simpatizzanti a svolgere il ruolo di attore sociale e di attore politico che il momento impone ad ognuno di noi per bene della Democrazia e dell’Italia.
Coordinamento Nazionale Realizzare Insieme
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