MELONI L’EUROPA E WASHINTON
Carissimi Amici,
il 2021, dopo i tradizionali auguri, è meglio dimenticarlo quanto prima, sia perché non propriamente esaltante, ma anche e soprattutto per i danni creati dalla pandemia specie nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
L’ Italia del 2022 è oggi davanti ai nostri occhi con le difficoltà che tutti affrontiamo giorno dopo giorno con il coraggio patrimonio della “gente comune”, sopportando, per il bene di tutti, le evidenti incapacità della politica: una legislazione emergenziale logorroica e contraddittoria diventata consuetudine da oltre due anni, una sempre più marcata limitazione di alcune libertà personali, una scienza che non riesce a sconfiggere il virus e non è neanche capace di contenere alee e contraddizioni visto l’interesse che ha più ad apparire che ad essere.
Come se tutto ciò non bastasse pesa sulla nostra testa l’incertezza del domani determinata dalla difficile situazione economica del Paese che sta diffondendo povertà e mettendo sulle spalle delle prossime generazioni un immane debito che dovrà essere restituito.
Il tutto sperando che l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica non porti con sé una crisi di governo ed un novo esecutivo senza che ci sia concesso il diritto di “giudicare e scegliere”: di Votare.
Ma anche ammesso che ci sarà data la possibilità di “scegliere” chi potremmo scegliere?
Tra un M5S ormai allo sbando, un Partito Democratico ormai distante dal mondo del lavoro e solo desideroso di ritornare al potere, una decotta Forza Italia ormai marginale in una destra litigiosa impegnata a ricercare una leadership tra Salvini e Meloni.
Oggi più di ieri non si sa chi scegliere e le sventure che abbiamo subito e quelle che stiamo subendo per colpa di chi ci ha governato e chi ci governa ci tolgono anche la voglia di scegliere.
Oggi più di ieri siamo nel mezzo del nulla e dobbiamo affrontare non solo una emergenza sanitaria ma anche una “maledetta” questione politica: “la partecipazione al voto” che riguarda i fondamenti della democrazia e, quindi, tutti noi.
Ma cosa possiamo fare per ritornare, se non altro, nella “certezza dell’oggi” che ci possa condurre nella “certezza del domani”?
È di pochi giorni fa la riflessione del coordinamento di Realizzare Insieme sulla incerta condizione italiana, in primis l’analisi della disaffezione dell’elettorato verso le organizzazioni politiche di ieri e di oggi e ciò nonostante non si intraveda una proposta alternativa o il prendere forma di un nuovo soggetto politico capace di fare sintesi delle esigenze del paese.
Dopo anni di attività per lo più ristretta alla sola esternazione sul WEB, Realizzare Insieme si trova oggi a dover esaminare l’opportunità di passare “dalle parole ai fatti” valutando l’opportunità di ricoprire, insieme a chi se la sente, quel ruolo di “costruzione” del consenso generale a favore di soggetti politici che rispecchino i suoi valori.
Un esame che non può prescindere dal parere degli iscritti e dalla prospettazione dei soci fondatori, quando nel fotografare questo momento come il più delicato della nostra esperienza, avvertono che per Realizzare Insieme: “Il ponte più difficile da attraversare è quello che separa le parole dai fatti”.
Realizzare Insieme questo ponte lo vuole attraversare? Vuole bussare alla porta di ogni cittadino per chiedere la sua disponibilità a realizzare le nuove fondamenta su cui costruire i pilastri che sorreggano l’Italia del domani, ovvero la certezza della “salute” per tutti e non solo per abbienti e privilegiati, la certezza della “scuola” di una istruzione adeguata ai tempi che non tralasci la cultura storica del nostro paese, la certezza della “sicurezza” fondata su una giustizia obiettiva, saggia, ineccepibile, esemplare, certa?
Realizzare Insieme non vuole essere un nuovo partito politico ma ha il dovere di porsi come proposta di una politica concreta, senza inutili svolazzi, retoriche o utopie che consenta di “attraversare il difficile ponte” che separa le parole dai fatti costruendo sul territorio organici gruppi di pressione politica capaci di comprendere l’esigenza della gente e supportarla.
A breve questo Coordinamento adatterà gli strumenti comunicativi adatti a soddisfare questa esigenza ampliando la possibilità di interagire nel gruppo, nella pagina e nel sito WEB di Realizzare Insieme.
“Acta non verba” Fatti non parole, iniziamo a costruire il ponte.
Milano 14 gennaio 2022
COORDINAMENTO NAZIONALE
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