COMMENTO
di Nicola IZZO
Prendo spunto dal “caffè “di Gramellini sul “Corriere della Sera” di oggi e mi ricollego alla sentenza del TAR Lazio che ha accolto il ricorso per l’abolizione della direttiva del Ministero della salute che limita l’intervento dei Sanitari per le prime cure del Covid19 all’uso della “Tachipirina” congiunta ad una indefinita “Vigile attesa”.
A tal riguardo mi pongo una domanda: il Ministro della Salute, on. Speranza, a fronte di conclamati esempi di “buone cure” (oltre alla testimonianza di Gramellini se ne contano molte altre che non hanno la sorte di essere ospitate sul “Corriere della Sera” ) e di una sentenza della Magistratura Amministrativa abrogativa di una circolare del suo Ministero, potrebbe degnarsi di SPIEGARE da dove nasce e perché sostiene una direttiva che si è dimostrata fallimentare, inutile, dannosa e fatale per centinaia di migliaia di Italiani?