LE CARICHE “ESPLOSIVE”.
di Luciano Meneghetti
Il segretario del PD Letta ha attaccato la Polizia di Stato per le cariche contro gli studenti nelle manifestazioni di questi giorni, chiedendo che “qualcuno ne risponda”.
Due osservazioni sono d’uopo.
La prima è che a sinistra la valutazione e i giudizi sulle cariche della Polizia non dipendono mai dal merito dei fatti, da come sono andate le cose, ma esclusivamente da chi prende le “manganellate”. Se i bitorzoli crescono sulle teste di studenti, operai, immigrati o di manifestanti più o meno “arcobaleno” (verdi, viola, ecc.), la Polizia è sempre e comunque “fascista” e chi la dirige “ne deve rispondere”.
A nulla interessa come si sono comportati i manifestanti. Questi, per il loro essere di “sinistra”, non possono in ogni caso venir fatti oggetto dell’uso legittimo della forza, che sarebbe pur previsto dalla legge.
Concetto ben inquadrato dal Questore di Torino il quale, con inconsueto coraggio, ha risposto alle critiche in modo tranciante: “Sulle divise non si può alzare le mani”.
A Letta, come al solito, che gli studenti stessero facendo il tiro al piccione con i poliziotti, naturalmente non interessa.
La seconda osservazione che s’impone è questa: come mai a sinistra non si è alzata una sola voce critica e accusatoria nei confronti della Polizia per le mancate “cariche” agli esponenti di Forza Nuova che hanno assaltato la sede della CGIL?
Vista la natura dei manifestanti, a Letta avrebbe dovuto far piacere in quell’occasione qualche bella testa rotta.
Qui no. Qui, sul comportamento delle Forze dell’Ordine che hanno lasciato fare, non ha avuto niente da dire.
Finirà mai l’ipocrisia della sinistra che valuta l’ordine pubblico a seconda di quello che gli conviene politicamente dire?