di Francesca DI MASSIMO
Tante parole quelle dell’ucraino, poche ma dritte al punto quelle del russo.
Due tipi di comunicazione estremamente diversi. Come lo sono i comunicatori.
Ex attore (coadiuvato nella comunicazione da un team che nasce nel mondo dello spettacolo) il primo, ex funzionario del KGB il secondo (che ha un ufficio comunicazione efficientissimo, ma concentrato su una comunicazione istituzionale molto ingessata).
Queste differenze le notiamo non solo nelle parole ma anche nel linguaggio del corpo (freddo e granitico Putin deciso ma in movimento Zelensky , nella scelta della location (L’ambientazione dei discorsi di Putin è sempre uno studio ben organizzato e il leader russo è sempre seduto a un tavolo.
La location scelta da Zelensky, invece, non è quasi mai riconoscibile: quando il leader ucraino non si mostra per le strade di Kiev, lo troviamo con un semplicissimo muro bianco alle spalle impreziosito soltanto dalla bandiera ucraina).
Sicuramente, nonostante le differenze (anche di età) entrambi hanno riconosciuto alla comunicazione strategica, in questo conflitto, una notevole importanza.
Entrambi sono consapevoli che c’è un nuovo fattore predominante nella società iperconnessa, importante quanto i missili, che può influenzare l’esito stesso di questo conflitto.