di Giorgio De Biasi
Alle ore 17,32 scorrendo HUFFPOST leggo il “pessimo” titolo: “Qualcuno spieghi agli italiani che c’è la guerra. E non è gratis”, di un articolo firmato da Alessandro De Angelis che, in buona sostanza, plaude al dire del Segretario del PD Letta quando propone al Governo italiano di attuare l’embargo del gas russo.
Non meno “cattivo” appare il sottotitolo: “ll discorso che manca al paese per spiegare i sacrifici. Meno male che almeno c’è Enrico Letta, che ha avuto uno scatto a proporre l’embargo del gas russo”.
Naturalmente non è possibile attribuire alcuna responsabilità di “cattiveria” al giornalista firmatario dell’articolo che, sicuramente, non lo ha titolato e neppure sottotitolato.
Pur tuttavia, senza però raggiungere la cattiveria del titolo, il nostro De Angelis dopo avere criticato Meloni e Conte sbeffeggia Salvini per una sua voto con Orban, scrive: “Meno male che almeno c’è Enrico Letta.” sostenendo, così appare, la tesi secondo al quale il Governo italiano dovrebbe fare propria la proposta di Letta e del PD di dare avvio all’embargo del gas russo.
Però poi, leggendo l’articolo, non si riesce a trovare una logica spiegazione sul perché la guerra non è gratis, o meglio, sul perché la guerra debba presupporre comunque un costo anche per coloro che non la combattono e che non l’anno né voluta né determinata con le loro azioni.
Questo De Angelis non ce lo ha spiegato non perché non sia capace di spiegarlo ma semplicemente perché è un giornalista “politicamente corretto” organico a quel “pensiero unico” ormai penetrato nella stampa e nei media italiani.
Orbene e siccome io, né l’Italia, abbiamo determinato e voluto il conflitto Ucraino-Russo non vedo alcuna ragione per pagare qualsiasi prezzo per una guerra che non è la mia guerra né quella del mio Paese.
Posso esprimere solidarietà verso l’uno o l’altro combattente accogliendo i profughi, fornendo aiuti umanitari ma non armamenti senza, peraltro rinunciare ad una opera di mediazione tendente alla pace.
Nessuno mi deve spiegare perché “La guerra non è gratis”, mentre De Angelis ed io suo “Coraggioso monoculo in valle caecorum” ovvero Letta, devono spigarmi perché “Devo pagare per una guerra” che non faccio, che non mai cercato né voluto.
Dimenticavo:
L’assunto iscritto al secondo paragrafo “Coraggioso monoculo in valle caecorum” (In terra di ciechi, beato chi ha un occhio solo) De Angelis se lo poteva risparmiare anche perché utilizzando questo proverbio del latino medioevale e quindi indicando il popolo come “cieco” ci fa capire che solo lui ha una perfetta vista “politicamente corretta” o peggio ancora quel “pensiero unico” che deve sempre e comunque dominare.