Giorgio DE BIASI
Che l’Inghilterra sia stata la nazione più colonizzatrice del mondo lo testimonia la storia ma, proprio per questo non può essere considerata capace di ogni malefatta.
Risulta invece assolutamente “fuori dal tempo e dalla realtà” quando con il loro Primo Ministro Boris Johnson mette all’asta il “pile” che, verosimilmente, Zelensky gli ha donato (o è falso anche quello?) al fine di sovvenzionare il governo del Presidente Ucraino.
In un Inghilterra dove si scommette su tutto ivi compreso il peso corporeo di Maradona al termine dei campionati mondiali di calcio del 2010 nulla può stupire quando si tratta di “giocare”.
Tutto tranne due cose: la serietà di un impero che ancora oggi di distende su tutti i continenti e l’impossibilità di “giocare” sulla guerra.
Il Primo Ministro Boris Johnson mettendo personalmente all’asta il “pile” di Zelensky ha dimostrato al mondo una inaffidabilità del Governo inglese che scalfisce tutto l’Impero.
Dopo il “pile” di Zelensky c’è da aspettarsi che il nostro Boris metta all’asta le “mutande di Putin”, ammesso che riesca a strappargliele di dosso.
Se le “mutande di Putin” andranno all’asta saranno sicuramente battute con un costo che andrà ben oltre ai 150mila euro pagati per il “pile Zelensky”.
Questo è il tratto identificativo di un soggetto che, seppur fuori dall’Europa, non esiterà a scommettere anche sulla vittoria o sconfitta della Russia continuando, però, ad inviate aiuti all’Ucraina per farla vincere.