Ieri, al termine dei colloqui di Zelensky con Biden negli Stati Uniti, il Presidente americano li ha così riassunti e sintetizzati: “L’ America vuole un pace “giusta” e una pace giusta significa nessun compromesso sulla sovranità territoriale dell’Ucraina.”.
Alla luce di tale dichiarazione si capisce che la visita di Zelensky in America è stato un momento fondamentale per la guerra in Ucraina, in cui gli Stati Uniti hanno dato un chiaro messaggio alla Russia: quest’ultima si deve arrendere e lasciare totalmente l’Ucraina, compresa la Crimea, senza sperare in trattative di compromesso.
Chi si sorprende in queste ore del fatto che gli Stati Uniti vogliono la resa sul campo della Russia, non ricorda che l’obiettivo della Nato è stato sempre quello, ben prima del 24 febbraio 2022: l’entrata dell’Ucraina nella Nato, che ha provocato l’invasione russa, mirava a riannettere la Crimea all’Ucraina.
Infatti, l’entrata nella Nato era voluta dall’Ucraina, come aveva già detto più volte Zelensky, per muovere guerra alla Russia in Crimea al fine di riannettere all’Ucraina quel territorio, sfruttando lo scudo Nato.
A quel punto, infatti, se la Russia avesse mosso guerra all’Ucraina per difendere la Crimea, la Nato sarebbe stata obbligata ad intervenire e sarebbe stata la terza guerra mondiale.
Contando sul fatto che la Russia non avrebbe rischiato la terza guerra mondiale per difendere la Crimea, gli Stati Uniti pensavano così di infliggere un’umiliazione e una sconfitta strategica alla Russia.
Per non trovarsi in questa situazione senza via d’uscita e in guerra con la Nato, la Russia il 24 febbraio 2022 ha deciso di anticipare le mosse Nato invadendo l’Ucraina per deporre Zelensky e imporre un governo amico in Ucraina.
Ne più ne meno di quello che avevano fatto gli Stati Uniti, con metodi meno cruenti naturalmente, nel 2014 quando avevano appoggiato il colpo di stato a Kiev contro il presidente democraticamente eletto Janukovic, filorusso, per instaurare un regime amico dell’Occidente.
Come sappiamo Putin ha sbagliato i calcoli e Zelensky è ancora saldamente al potere.
Questa è storia e non può essere smentita.
Pertanto, per noi europei, visto che ormai la guerra in Ucraina finirà solo con la sconfitta militare di uno dei due contendenti, l’invasione russa è stata una “manna”. Ci ha evitato il rischio di una guerra in casa nostra, che sarebbe stata certa con una guerra Nato -Russia per la Crimea.
Per fortuna nostra Putin ha scelto l’invasione anticipata. Così gli ucraini muoiono al posto nostro e come dicevano gli antichi “mors tua, vita mea”.
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