La forza della legge contro la legge della forza
Comunicato del Coordinamento Nazionale
Realizzare Insieme aveva già evidenziato, al termine della legislatura, la sua preoccupazione sul trasferimento del confronto politico dalle aule parlamentari alle piazze italiane.
La radicalizzazione del confronto politico stava ormai facendo dimenticare alla sinistra ed alla destra quella moderazione del linguaggio e quel rispetto verso l’avversario che la democrazia impone sempre.
La rievocazione del fascismo attribuita a Fratelli d’Italia che primeggiava nei sondaggi preelettorali così come le numerosissime colpe imputate al Partito Democratico, reo di avere governato per 15 anni senza avere vinto le elezioni, hanno invelenito la campagna elettorale ed hanno seminato “scorie” che tuttora caratterizzano il confronto fra la maggioranza e l’opposizione.
A risultato elettorale acquisto Realizzare Insieme ha serenamente preso atto che, dopo 15 anni, si formavano finalmente nel Parlamento Italiano una maggioranza ed una opposizione dotate di quel numero sufficiente di seggi (voti) che avrebbero consentito, verosimilmente, la durata del governo e dell’opposizione per una intera legislatura.
Questo, affermavamo e auspicavamo: finché la maggioranza di centro destra, formata da una colazione fra partiti, fosse restata unita senza assumere atteggiamenti arroganti ispirati dalla vittoria e finché la sinistra fosse stata in grado di metabolizzare la sconfitta senza divenire “oltranzista” nell’opposizione, il Paese poteva vivere una stagione confronto parlamentare anche aspro ma sempre corretto.
Tutto, invece, poteva degenerare e sarebbe crollato qualora tutti gli attori della minoranza, dal PD al M5S al centro di Renzi e Calenda avessero spostato il ruolo delle opposizione dal Parlamento alle piazze d’Italia, cosi come sta avvenendo.
Ulteriore causa di avvelenamento del clima politico si sarebbe determinata qualora i partiti che compongono la coalizione di Governo avessero approvato decreti e leggi identitarie di questo o quel partito con la sola forza dei numeri, senza un necessario confronto parlamentare.
Orbene i distinguo fra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia così come le ultime vicende di un Partito Democratico tutto da costruire dopo l’elezione della Segretaria Elly Schlein, ma anche la deriva oltranzista del M5S guidato da Conte e, infine, l’ambiguità di un centro formato da Azione e Italia Viva, sono propedeutici di una primavera in cui “LA PIAZZA” sarà il luogo che l’opposizione intera o alcuni partiti della stessa sceglieranno per svolgere quel ruolo di contestazione globale che in Parlamento svolgono con il limite dei voti ad essi affidati dall’elettorato.
Nel frattempo, la violenza è già scoppiata.
Lo scontro tra studenti di sinistra e studenti di destra ne è la prima avvisaglia.
Il resto della “politica” che si appalesa ormai in ogni manifestazione è ridotta a reciproca denigrazione delle idee, dei programmi e dei leader dei vari partiti politici e nel mentre cominciano a comparire pesanti minacce di morte, indirizzate da oscure forze, ad esponenti del Governo centrale ma anche ad autorità dei Governi Regionali.
Realizzare Insieme condanna oggi, come ha sempre fatto in passato, ogni violenza. Quella violenza che deve essere sempre condannata anche quando diventa offesa personale ai leader, offesa personale ai Parlamentari, ai sindacalisti a quanti svolgono il difficile ed oneroso compito della rappresentanza.
Se la critica, anche aspra, è legittima la denigrazione e l’offesa portano sempre alla violenza.
E’ ora che l’Italia ricordi che il 68, gli anni di piombo e del terrore, gli omicidi compiuti da terroristi neri e rossi e quelli perpetrati in danno di magistrati e appartenenti alle Forze di Polizia, sono il frutto di una “piazza” dentro la quale la “violenza” diventa incontrollabile.
Le legittime manifestazioni di dissenso non possono e non devono essere vietate. Spetta a coloro che le organizzano gestirle e controllarle nell’ambito del rispetto delle leggi che le regolano.
Questa, purtroppo, esistente realtà spinge Realizzare Insieme a lanciare un invito a tutti gli attori sociali, in primis stampa e reti televisive, a condannare indistintamente ogni violenza, anche verbale, nonché ad adoperarsi affinché il confronto politico resti nelle aule parlamentari dove il diritto e la legittimità del voto popolare regnano sovrani.
Il tutto dentro ad uno scenario, bene illuminato con un editoriale di Antonio Polito pubblicato oggi sul Corriere della Sera titolato “Gli schieramenti e il dibattito pubblico – Le inchieste e carico di odio, il ritorno del bipolarismo all’italiana” dove analizzando la realtà politica scrive: “Così gli uni vorrebbero abolire la destra, e gli altri la sinistra.”
Questo, per Realizzare Insieme, è il vero pericolo che deve essere evitato con il solo strumento che la democrazia possiede: “La forza della legge contro la legge della forza.”
Milano 5 marzo 2023.