
ANDARE AL VOTO SUBITO
di Carmine FIORITI
Dopo la ricostituzione del Regno delle due Sicilie che ha accorpato, ahimè, anche le Marche, l’interesse della destra-centro non può che essere quello di cercare a tutti i costi di tornare a votare al più presto, anche con l’attuale legge elettorale.
Dico questo perché, se si votasse nuovamente a giugno, avremmo ancora un Berlusconi attivo, la convinzione del voto a destra e la paura che inizia a serpeggiare nelle regioni più settentrionali del Regno. Un problema c’è, stante la situazione del PD, ed è il rischio che si possano verificare altre fughe verso i pentastellati.
Ma, la soluzione elettorale di giugno, prima dell’Estate e prima di qualsiasi situazione di caldo, è una soluzione che ha a che fare con il Generale Sbarchi! Così come il Generale Inverno sconfisse francesi e tedeschi, il generale SBARCHI italiano potrebbe spingere la gente, nel momento in cui ricominceranno a verificarsi tali fenomeni con maggiore intensità, a cambiare opinione e dirigere il voto verso coloro che più tutelano la difesa del territorio italiano.
Ovvio ed evidente che, nella situazione attuale, nessuno può essere in grado di pronosticare una soluzione governativa. Le varie ipotesi sono frutto soltanto di operazioni matematiche. Ma, ad onor del vero, spicca tra tutte una ipotesi che potrebbe vedere la luce: quella dell’appoggio esterno del PD ai cinque stelle. Un’ipotesi tutt’altro che campata in aria, poiché avrebbe anche l’obbiettivo di eliminare la possibilità della Destra-centro di cui si diceva in premessa.
Circa le altre soluzioni, personalmente, non ritengo vi possano essere storie tra Destra-centro e pentastellati; né con singoli partiti della coalizione. Le uniche possibilità le vedo solo a sinistra, altrimenti, la logica, la coerenza e la correttezza portano soltanto ad un nuovo voto, così come avevo avuto modo di evidenziare qualche tempo fa.
Per quanto concerne gli eletti, un grosso in bocca al lupo a Gianni TONELLI che ha primeggiato nell’Emilia Romagna. Un appunto dovuto a Casa Pound e Forza Nuova di non percorrere più le strade elettorale, ma di rimanere Movimenti ideali perché così avranno modo di distinguersi.
Tutto quanto detto è frutto di logica e buon senso, ma la realtà italiana ci ha abituati a soluzioni imprevedibili e, allorquando, si torna a parlare di “convergenze parallele”, il campo diventa aperto a soluzioni anche innaturali. Spero di No, ma ho l’impressione che “qualcosa” si muove verso il carro dei vincitori. Spero solo da una parte.