Ad elezioni concluse ed a seggi definitivamente assegnati ai partiti, anche se ancora non è dato di sapere con certezza i nominativi degli eletti, il Coordinamento Nazionale di Realizzare Insieme ha esaminato il risultato elettorale correlandolo al programma elettorale della coalizione. Il conflitto Russo-Ucraino che ha messo in luce la fragilità dell’Italia in tema energetico con il conseguente rincaro dei prezzi dell’energia e, per conseguenza, l’aumento di moltissimi prodotti di prima necessità e manufatturieri, pone il Paese, ma non solo Noi, in una seria difficoltà dentro la quale la perdita di competitività sul mercato globale, la chiusura di medie e piccole imprese ma anche il ridimensionamento della grande industria, sta trascinando l’Italia in una recessione prodromica ad un aumento della povertà, una crescete disoccupazione, un malcontento generalizzato nella popolazione.
Realizzare Insieme non intende entrare nei perché, così come nelle colpe che stanno alla base di questa sempre più vicina recessione, almeno fintanto che il nuovo Governo dispiegherà davanti al Parlamento il suo programma per uscirne o, quanto meno, per infrenare i danni che le sanzioni stanno infliggendo anche a chi le ha poste.
L’opinione pubblica, però, deve essere consapevole che aleggia un pericolo di gran lunga maggiore rispetto a quello sin qui rappresentato.
Nella condizione data di crisi energetica, crisi economica con recessione alla porta, la tenuta dell’ordine e della sicurezza pubblica è il presupposto essenziale per mantenere sereno e democratico il confronto fra maggioranza e minoranza fra le forze politiche che formeranno e sosterranno il governo e quelle che, come è giusto, controllano e si oppongono.
Purtroppo, il risultato elettorale ha messo in luce, sia nel centro destra che nella colazione del centro sinistra seri problemi, capaci di condizionare sia l’azione governativa che le stesse modalità di svolgimento della legittima attività di opposizione dispiegabile dalle diverse sigle del centrosinistra.
La sconfitta elettorale subita dalla Lega, seppur mitigata dalla conquista di un significativo numero di seggi, non sarà facilmente riassorbita dal partito e dal suo leader che rivendicano l’attribuzione di importanti ministeri.
Tale sconfitta ringalluzzisce Forza Italia che, quale forza moderata, (anche in funzione della sua appartenenza al Partito Popolare Europeo) rivendica la titolarità del Ministero degli Esteri, della Difesa o dell’Interno, quest’ultimo ancora ambito dalla Lega.
Pertanto, non è temerario sostenere che tale crogiolo di ambizioni indebolisce Fratelli d’Italia sia nei confronti della coalizione nonché come partito che si avvia a proporre al Capo dello Stato il nome della sua leader come persona a cui affidare l’incarico di formare il governo.
Dall’altro lato dello schieramento politico troviamo un Partito Democratico in piena confusione, pronto all’eutanasia cui lo condannano le correnti interne di pensiero spesso in contrasto tra loro.
Da tempo la componente cattolica è in netto contrasto con quella comunista mentre entrambe sono state spesso critiche nei confronti dei partiti della sinistra riconducibili al Partito Comunista Italiano.
In questo scenario tradizionale nella sua componente soggettiva, si affiancano: stampa, televisione, WEB, ed i social network che diffondono notizie, interviste, servizi politici e di costume con l’incredibile velocità consentita dalla rete.
Questo soggetto, governato dall’imprenditoria libera, consente di oscurare, modificare, influenzare il pensiero di tutti i soggetti, politici e sociali, presenti nello scenario.
Realizzare insieme si augura che la nuova maggioranza e la nuova opposizione sappiano trovare tempi e modalità che mantengano il loro utile confronto all’interno del parlamento dove entrambe possono democraticamente dialogare nel reciproco rispetto riconoscendo entrambe la pericolosità di ogni espressione contestativa che utilizza il ricorso alla violenza quale strumento per l’affermazione delle proprie idee.
Oggi come oggi e nella condizione data è necessario riconoscere che il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica è presupposto essenziale per consentire a maggioranza e minoranza il loro importante compito.
Milano 5 ottobre 2022
IL COORDINAMENTO NAZIONALE