Luciano MENEGHETTI
Gli Stati Uniti giustificano la loro azione come “gendarmi” del mondo per essere al loro interno un faro di democrazia e per questo, secondo loro, agirebbero con le armi all’estero sempre e solo per il nobile ideale di portare la luce della “loro” democrazia agli altri.
In queste ore essi stanno dando invece un esempio di scempio della democrazia veramente vomitevole.
Prima di un’importante sentenza in materia di aborto della Corte Suprema americana, la loro Corte costituzionale, “qualcuno” (servizi segreti?) ha favorito una fuga di notizie anticipata, con la pubblicazione della bozza di una prossima sentenza, che lascerebbe ai 51 Stati americani la libertà di vietare l’aborto.
Questo all’evidente fine di provocare immediate manifestazioni di piazza davanti alla Corte Suprema, già in atto da ore, per costringere i giudici a cambiare il loro orientamento.
L’operazione ha l’appoggio del presidente Biden che, appena pubblicata la bozza, ha tuonato con dichiarazioni al vetriolo contro questa possibile sentenza non gradita.
Sull’autonomia e indipendenza della Corte Suprema degli Stati Uniti si sta, quindi, operando un accerchiamento, con l’intimidazione della piazza e del massimo potere esecutivo, per impedire la libertà di giurisdizione della Corte costituzionale del paese.
Queste sono proprio le cose che fanno le dittature: cercare di influenzare e manipolare le decisioni delle Corti Supreme degli Stati.
Abbiamo sempre tutti ammirato gli Stati Uniti, come esempio di libertà.
Questo 2022, dopo i magheggi elettorali per le presidenziali e l’assalto al Campidoglio del 2020, è purtroppo un altro “annus horribilis” per la loro democrazia.