di Luciano MENEGHETTI
La Nato, era nata, scusate il gioco di parole, come alleanza politico-militare, per evitare l’espansionismo dell’Unione Sovietica e, quindi, sostanzialmente il contagio in Occidente del comunismo, che nel 1948, con la vittoria dell’URSS sulla Germania nazista, era al suo apice.
Essa trovava poi giustificazione concreta ed immediata nei colpi di stato orchestrati e portati a termine con successo dai vari partiti comunisti dei paesi dell’Est-Europa, per prendere il potere in modo antidemocratico, tra il 1945 e il 1948, nelle rispettive nazioni.
Pertanto, in quel momento veramente era una alleanza in chiave “difensiva”, perché aveva il fine di confrontarsi con un “impero” che sembrava voglioso di estendere i propri “tentacoli” ben oltre i confini dell’URSS.
Purtroppo, dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica e la sparizione del comunismo come ideologia vincente, la Nato, invece di sciogliersi, come sarebbe stato logico, se si fosse voluto inglobare la Russia in Occidente, è stata anzi via via rafforzata e trasformata.
L’alleanza ha sempre di più perso nel corso degli anni i propri connotati politici per valorizzare solo quelli militari.
Infatti, il segretario della Nato non conta nulla e chi comanda è solo il generale americano che, per statuto, deve sempre comandare l’esercito Nato. Il segretario politico cambia di nazionalità, il comandante militare è sempre statunitense.
Così dal 1991 ad oggi la Nato si è trasformata da alleanza politica di Stati indipendenti che si danno eventualmente reciproco aiuto militare se attaccati, in un esercito comune a guida americana che di fatto persegue gli interessi internazionali degli Stati Uniti e avente anche scopi offensivi, come si è visto in Serbia e in Irak.
Se questa è la Nato oggi, la sua continua espansione, con l’acquisizione di sempre nuove nazioni in cui impiantare basi militari ed eventualmente missili a testata nucleare fino ai confini di Russia e Cina, può essere una situazione tollerata?
Non è forse proprio questa politica militare Nato che destabilizza il mondo?
Se a questo si aggiunge la pretesa/ricatto degli Stati Uniti ai paesi europei e da questi accolta “obtorto collo”, di aumentare le proprie spese militari per sostenere l’esercito di questo “impero Nato” comandato dagli stessi Stati Uniti, si vede come la situazione di colonia e di vassallaggio dell’Europa nei confronti dell’America può portare solo a grossi, grossissimi guai futuri.
L’Ucraina è solo il primo esempio di questi guai e speriamo non sia l’ultimo, a causa di una guerra nucleare prossima.