Mercoledì 22 novembre 2023
IL MERCATO di Via Zuretti
Ma di che cosa si è parlato stamattina al mercato sotto un sole primaverile che invogliava lo stare all’aperto?
C’era da aspettarselo ed è accaduto.
Si è parlato solo ed unicamente dell’assassinio, perché di assassinio si tratta, di Giulia Cecchettin uccisa da Filippo Turetta.
Unanime è stata la condanna per Filippo come unanime è stata la solidarietà e la partecipazione al dolore espressa nei confronti dei famigliari di Giulia.
E’ anche stata registrata e compresa la terribile pena che affliggerà per tutta la vita i famigliari di Filippo che dovranno condurre una vita portandosi sulle spalle il peso delle terribili colpe del figlio.
Ma poi, si sa: il “Mercato è sempre il Mercato ovvero quel luogo dove la gente è libera di pensare quello che vuole e di dire senza remore quello che pensa.
E questa mattina – non i pensionati del mercato – ma la gente del mercato uomini e donne hanno detto chiaramente di non avere apprezzato tutti quegli interventi che vogliono buttare in politica un fatto di cronaca senza riconoscere il carattere personale della responsabilità penale.
Questo forse anche perché molti sono rimasti attoniti nel sentire le dichiarazioni della sorella di Giulia, le analisi delle opinioniste sulle cause del “femmicidio” e, soprattutto dal dire della Gruber durante la trasmissione sulla 7.
Non è piaciuto a tanti il riferimento al “patriarcato” come responsabile della violenza sulle donne, così come sono andate di traverso a tanti tutte quelle dichiarazioni delle opinioniste che, con i loro discorsi, dipingono l’uomo, il maschio, quale essere in cui risiede “quasi geneticamente” la cultura patriarcale o, peggio ancora, la cultura dello stupro e della violenza contro le donne.
“Ma queste fanno di tutta l’erba un fascio e io non ci sto.” ha sbottato Marzio subito seguito dalla signora Elvira che affacciandosi dal banco gli dice: “Ma te vedet no che la sbaten in politica” (Ma non vedi che la sbattono in politica).
“Ma quale patriarcato – interviene Stefano – la verità è che oggi i padri non sanno fare più i padri e le mamme le madri. I papà e le mamme oggi vogliono essere “amici” dei loro figli e non genitori. Concedono a loro tutto e di loro capiscono davvero poco. Io ho avuto un padre che non ha mai alzato le mani su nessuno ma che, però, faceva il padre insegnandomi a rispettare le regole della famiglia e quelle del mondo.”
Proprio in quel momento si è avvicinato al banco dell’Elvira il Ciceri, pensionato professore di lettere al Parini.
Come se stesse impartendo una lezione alla classe si rivolge allo Stefano: “Peccato questo dibattito su un patriarcato che non esiste più. Che è stato cancellato dalla più importante rivoluzione del secolo scorso. Cancellato dall’emancipazione delle donne nella famiglia, nel lavoro e nella società.”
Poi con aria cattedratica quasi recita: “Sic transit gloria mundi” passerà anche la Gruber perdendo l’occasione di fare ricordare Giulia come l’immagine non di una parte ma di tutti.”
“Una cosa mi appare certa” e lo dico. “Quando si fa di tutta l’erba un fascio si rischia di fornire all’assassino una scusante, un alibi per il suo crimine.”