“Strumenti nelle mani del pensiero unico, del politicamente corretto e armi idonee all’affermazione della cultura della cancellazione.”
di Giorgio De Biasi
La lista di proscrizione pubblicata dal Corriere della Sera nonché le indagini svolte dal COPASIR nei confronti di innocenti cittadini della repubblica sono la “cartina di tornasole” di un’Italia ormai governata da una oligarchia che impone il suo volere con colpi di fiducia votati da un parlamento delegittimatosi da solo, ma anche e soprattutto, grazie a giornali e televisioni ormai prone al volere del Governo.
Grandi quotidiani e importanti reti televisive “tuonano” giornalmente contro tutti coloro che non si uniformano alle decisioni governative, contro tutti coloro che criticano l’operato del governo, contro tutti coloro che “si permettono” di esternare un “pensiero critico” che invita la pubblica opinione a riflettere sia sugli eventi che sconvolgono il mondo e l’Italia ma anche ad analizzarne le cause che li determinano.
Costoro ovvero questo “quarto potere dell’informazione” marchia con visibile rancore il “pensiero critico” etichettando coloro che lo esprimono come “orchi cattivi e sanguinari”.
Accade così che le persone che hanno il coraggio di illustrare il loro “pensiero” sono racchiuse in gabbie televisive dentro le quali vengono attaccati, insultati e derisi da non meno di quattro cinque giornalisti “di regime” che difendono quel “pensiero unico” che non ammette dissenso.
Il “pensiero critico” è sempre e comunque considerato come “danno immane per la società” ed il suo affermarsi nell’opinione pubblica deve, rimarco deve, essere contrastato con la proscrizione, la messa al bando, l’esposizione alla gogna ed anche il licenziamento di chiunque eserciti questo fondamentale diritto.
Questi “reprobi” che desiderano illustrare le cause che determinato gli eventi sono considerati soggetti che diffondono una pericolosa propaganda mentre loro giornalisti, scrittori e anchorman si ergono davanti al pubblico ed ai lettori come “verità assoluta”, portatori di “libertà” e “democrazia”.
Anche quei pochissimi spazi di libertà ancora aperti sui social vengono costantemente monitorati al fine di individuare i “propagandisti” e creare “schedature” politiche ed intellettuali tanto care a quei regimi totalitari che si condannano.
Una democrazia mistificata ormai non consente più il “pensiero critico” e, giorno dopo giorno, dapprima lo marchia d’infamia per poi impedirne il diffondersi.
Se sei critico verso la politica degli Usa e della NATO, ma anche se sei favorevole all’azione di un preside di scuola media superiore che chiede di indossare abiti consoni alla sacralità della “SCUOLA”, oppure se difendi il glorioso Corpo degli Alpini ingiustamente attaccato dal “pensiero unico” allora sei subito “cancellato” dalla società.
Purtroppo, hanno il potere, la capacità e la cattiveria per poterlo fare.
Difendiamoci.