di Nicola IZZO
Ieri, dopo gli accadimenti di questi ultimi dieci giorni a Macerata, sottoponevo agli amici del social una provocazione: perché il Ministero dell’Interno avesse sostituito così repentinamente il Questore e se non fosse gesto dovuto, nel pieno di una campagna elettorale in cui la “sicurezza” fa da tema dominante, spiegarlo all’opinione pubblica.
Puntualmente oggi le principali testate giornalistiche nazionali ci forniscono la risposta sinteticamente concentrata in pochi argomenti.
Le carenze nel contrasto allo spaccio di stupefacenti; l’omicidio e le barbarie sul corpo della giovane Pamela Mastropietro; la sparatoria nel centro di Macerata del folle Traini; gli incidenti nelle non proibite manifestazioni di neofascisti e neocomunisti.
Partendo dall’assunto che il Questore era a Macerata da tre, dicasi tre, mesi, mi provo a supportare queste spiegazioni.
1) E’ noto che lo spaccio di stupefacenti è stato debellato su tutto il territorio nazionale, questa residua enclave, sopravvissuta a Macerata, è certamente da addebitare alla gestione della sicurezza nell’ultimo trimestre.
2) È altresì noto che i continui rimpatri di criminali nigeriani, scomparsi dal resto dell’Italia, non ha trovato esecuzione nell’ultimo trimestre a Macerata.
3) Il diversamente savio Traini, noto fascista, non è stato preventivamente mandato al confino e, fatto gravissimo, deteneva armi, quest’ultimo fatto registrato nell’ultimo trimestre.
4) La manifestazione al chiuso dei neofascisti non si è conclusa immettendo nella sala dello ZicronB, ma consentendo ai partecipanti, nonostante l’impedimento dei servizi d’ordine, di uscire all’aperto tentando e non riuscendovi, di portarsi in centro.
4) La manifestazione del neocomunisti, prima vietata, poi per le richieste provenienti dalle più alte cariche dello stato, celebrata, ha esposto il Ministro a quella che solitamente definiscesi figura di palta.
Queste amare verità, tinte di ironia, oggi è carnevale, per dire che bisognava pur trovare una vittima sacrificale nella regione in cui è capolista del PD il Ministro dell’Interno.