di Francesca DI MASSIMO
La guerra non si fa solo con metodi “tradizionali”. L’uso di una tecnologia di un certo livello può fare la differenza.
Potrebbe sembrare un bel gesto umanitario quello di Elon Musk: mettere i suoi satelliti a disposizione dell’Ucraina, per garantire l’accesso a Internet anche durante l’invasione russa. Potremmo pensare che serva a mandare una email o a mantenere i contatti con parenti ed amici. Semplicemente a comunicare. Ma se la comunicazione viene usata diversamente la realtà cambia.
Secondo la rivelazione fatta dal Telegraph il sistema offerto a Kiev ha anche un obiettivo bellico, perché consente di guidare i droni che poi bombardano i carri armati, gli altri mezzi e le installazioni degli aggressori. Le forze armate di Kiev usano molto la sorveglianza aerea. Le informazioni di intelligence vengono trasferite in tempo reale ai droni, che sono dotati di un sistema sviluppato nel corso degli ultimi anni.
L’accesso può avvenire tramite computer portatili, capaci di raggiungere un software che in sostanza crea una mappa interattiva usando le immagini prese dai droni, i satelliti, i sensori e l’intelligence umana. Ciò permette agli ucraini di vedere dove sono i carri armati e gli altri mezzi russi, per andare a distruggerli con grande precisione.