di Giorgio De Biasi
HUFFPOST di oggi ha pubblicato un articolo di Mattia Feltri dal titolo: “Il mutismo di Berlusconi su Putin spiega perché i moderati si sentano più rassicurati da Letta” con il quale si da un “gran da dire” contro Silvio Berlusconi colpevole, secondo lui, di non commentare la decisione assunta da Putin di invadere l’Ucraina.
L’articolo, già velenoso di per sé stesso, diviene particolarmente fazioso quando il suo sottotitolo (forse non scritto da Feltri) ci invita a: “C’è da chiedersi quale democrazia di paggetti saremmo se al Quirinale ci fosse il Cav. che in tre settimane non è ancora riuscito a emettere un fiato su un satrapo che bombarda una democrazia.”
Forse Mattia Feltri scrive quello che ha scritto perché non ha ancora compreso il fondamentale diritto di Berlusconi come di ogni altro cittadino “di osservare in silenzio” lo svolgersi di eventi che interessano la comunità internazionale.
A questo punto siamo noi che dovremmo chiedere a Mattia Feltri: “Ma per quale motivo e per quali ragioni Berlusconi deve per forza esprimere il suo pensiero su Putin e sulla guerra da lui scatenata?”
E poi ancora: “Ma perché un cittadino deve per forza esprimere il proprio giudizio su Putin e sulla guerra da lui scatenata, come se non bastasse quello già espresso dal Governo italiano in carica?”
Evidentemente a Mattia Feltri il silenzio di Berlusconi crea fastidio e disagio.
Fastidio e disagio che lo hanno portato addirittura a scrivere, dopo avere riconosciuto “tra i denti” il successo per la pace Russia-USA siglata a Pratica di Mare, la frase: “Non sono le parole spese allora da Berlusconi, ma le parole risparmiate oggi a decretare qual è la caratura di statista di Silvio Berlusconi”
Berlusconi non ha certo bisogno della mia difesa, anche perché non mi è mai stato simpatico e, infatti, non l’ho mai votato, ma questa volta sono solidale con lui se si arrabbia.
Bravo Letta e cattivo Berlusconi chiosa alla fine Mattia Feltri.
Bravo il primo che condanna e cattivo il secondo che, “SICCOME STA IN SILENZIO” allora assolve.
E no, caro Feltri. Questo giochetto di prefigurare una colpevolezza personale sol perché si sta zitti sulla colpevolezza di altri è una cosa che in democrazia non si può fare.
Basterebbe che Feltri mettesse il naso fuori dalla finestra del suo ufficio per comprendere che “il silenzio” di Berlusconi è il silenzio di buona parte degli Italiani stanno osservando per evitare la radicalizzazione in tifoserie “del pro e del contro” da evitare, assolutamente.
Mettendo “il naso fuori” dal politicamente corretto e dal pensiero unico, forse Mattia Feltri potrebbe vedere che, non solo Berlusconi, ma una sempre più vasta opinione pubblica resta in silenzio anche perché crede che l’Italia e l’Europa non abbiano fatto il necessario o meno del necessario per avvicinare (questa volta concordo con Feltri) due mondi contrapposti per quasi l’intera seconda metà del Novecento.
https://www.huffingtonpost.it/politica/2022/03/13/news/berlusconi_putin_guerra_ucraina-8948951/?ref=HHTP-BH-I8826926-P1-S5-T1