di Luciano MENEGHETTI
Ieri il candidato alle elezioni politiche del PD, il virologo Crisanti, ha detto che se durante la pandemia al governo ci fosse stato il centrodestra, i morti per covid sarebbero stati 300.000. (ad oggi sono 174.447).
Subito gli ha fatto eco il segretario dello stesso Partito Enrico Letta, il quale, senza sparare numeri, ha però dichiarato che i morti sarebbero stati certamente “molti di più”.
A parte la valutazione sull’eleganza di fare campagna elettorale sui morti, cercare di conquistare voti, lanciando un'”ucronia” sulla governo della pandemia da covid, è veramente risibile. Questo, soprattutto, in quanto l’ucronia, in questo caso, contrasta “in toto”, non solo con i dati reali, ma, soprattutto, con i risultati raggiunti dal governo di centrosinistra che ha gestito la pandemia.
Chiunque vada sul sito internet dell’Unione Europea trova questi dati reali e ufficiali, riferiti a ieri:
-GERMANIA, popolazione 83.240.000, contagiati 31.725.160, morti per covid 146.214;
-FRANCIA, popolazione 67.390.000, contagiati 34.491.381, morti per covid 154.375;
-ITALIA, popolazione 59.550.000, contagiati 21.581.917, morti per covid 174.447.
Capite?
L’Italia è il paese europeo che ha i peggiori dati nella gestione pandemica: maggior numero di morti, in proporzione a un minor numero di abitanti e di contagiati.
E i politici artefici di questo disastro, stando ai numeri reali, si permettono di fare campagna elettorale con un’ucronia sugli avversari? Ipotizzando, senza peraltro fornire elementi concreti a supporto dell’affermazione, che gli altri avrebbero fatto peggio di loro?
Delle due l’una: o non conoscono i dati o hanno solo una “bella faccia di tolla”.
Veramente in questo caso vale il detto : “UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO”.