PARLIAMONE TRA DI NOI…PERCHÉ’ PRIMA O POI
di Giorgio De Biasi
Da ieri, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il referendum proposto dai Presidenti di Regione a guida centro destra, è possibile ipotizzare che alle prossime elezioni politiche saremo chiamati al voto secondo le regole dalla nuova legge elettorale che, ora come ora, tende a reintrodurre quel sistema proporzionale tanto caro alla prima Repubblica.
Accadrà allora che il sistema politico si frantumerà in più schieramenti e le maggioranze politiche che daranno vita al governo, o meglio ai governi, si formeranno solo in Parlamento solo dopo il voto e solo dopo accordi segreti fra i partiti politici.
Allo stato attuale è possibile ipotizzare che tale situazione crei uno scenario instabile data l’elevata soglia di trasformismo esistente in questo Parlamento e nella storia politica italiana.
È poi possibile ipotizzare che dopo le prossime elezioni da svolgersi con il “Germanicum”, Lega e Fratelli d’Italia difficilmente stringeranno accordi con il Partito Democratico e altri piccoli partiti di sinistra che supereranno la soglia del 5%.
Al pari è difficile credere che il Partito Democratico possa allearsi, dopo le elezioni, con Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Poi, senza questa volta ipotizzare, è possibile affermare che il M5S, Italia Viva ma anche Forza Italia scelgano liberamente di aderire ad accordi di governo sia con le forze politiche di destra che con quelle di sinistra, secondo i loro specifici interessi ed in base alle concessioni programmatiche che Lega e Partito Democratico concederanno loro.
Fatta questa premessa possiamo ora “RAGIONARE TRA DI NOI” ovvero possiamo svolgere una riflessione fra persone che (come quelle che frequentano Realizzare Insieme e La Finestra del Futuro) possono essere inserite nella fattispecie liberale e moderata – seppur anche con qualche connotazione sovranista – dell’elettorato di centro destra.
Dobbiamo “RAGIONARE TRA DI NOI” tenendo ben presente che il sistema elettorale proporzionale farà saltare i vincoli fra i partiti sia in quelli di destra che in quelli di sinistra.
Dobbiamo anche “RAGIONARE TRA DI NOI” tenendo in debita considerazione che Forza Italia e Italia Viva, risultano – tutto sommato – contigue sia nel territorio del “centro” che su talune problematiche riguardanti il posizionamento europeo dei Governi.
Queste due forze politiche sicuramente si posizioneranno – come del resto farà anche il M5S – davanti ai cancelli delle case di Lega e PD per scegliere poi, secondo una scelta di puro potere, dove accasarsi.
Possiamo ora riflettere sulla nostra casa di destra dentro la quale alloggiano permanentemente Lega e Fratelli d’Italia mentre Forza Italia, oggi decotta come non mai, è ancora ospite, senza chiavi in mano che gli consentono il libero accesso.
Iniziamo ora a credere che: con il proporzionale non si scappa. O voti per la Lega, o voti per Fratelli d’Italia o voti per Forza Italia. Non c’è scampo. Salvini, Meloni e Berlusconi diventeranno concorrenti fra loro, dovranno confrontarsi sui programmi ma potranno anche indicare all’elettorato gli stessi obiettivi obbligandolo così a scegliere le persone e non i programmi.
L’esuberanza, se così si può definire, di Salvini la conosciamo tutti così come molti di noi apprezzano il pragmatismo di Giorgetti.
Riconosciamo le capacità politiche della Meloni, così come riconosciamo che per alcuni argomenti è più a destra di Salvini mentre per altri è più realista e pragmatica.
Diviene, nel vero, sempre più difficile comprendere un Berlusconi forse stanco di dover combattere da solo senza poter trovare un leader che dopo di lui possa guidare al meglio Forza Italia. I troppi nominati – che per questo si sentono onnipotenti nel partito – difficilmente sapranno coagulare una leadership degna di questo nome.
Certo tutto può ancora succedere e lo scenario che si materializzerà dopo le elezioni Emiliane illuminerà la strada da percorrere che comunque e credo di non sbagliami, non porterà alle elezioni politiche anticipate sia perché il prossimo Presidente della Repubblica lo vuole eleggere questo Parlamento e sia perché penso sia difficile un’affermazione del centro destra in Emilia-Romagna.
Ma come detto tutto può succedere. Tutto tranne che il tempo delle elezioni, anche in presenza di una vittoria della Lega in Emilia-Romagna, terminerà prima del 2023.
E noi di Realizzare Insieme e della Finestra del Futuro?
Noi che RAGIONIAMO INSIEME quando ci porremo la domanda fatidica: “Cari amici, fermo restando che il nostro voto è a destra, votiamo Lega, Fratelli d’Italia o Forza Italia?”
È indubbio che una forte affermazione della Lega accanto ad una legittimazione elettorale inferiore al 10% di Fratelli d’Italia assegnerebbe a quest’ultima un debole potere contrattuale nella formazione di un governo Salvini, salvo che lo stesso possa nascere solo se Forza Italia riuscisse anch’essa a superare il 10%.
Viceversa, un’affermazione superiore al 10% di Fratelli d’Italia e di Forza Italia rendendo possibile la formazione di un Governo di destra- centro destra, rafforzerebbe anche il potere di queste due ultime nel negoziato con la Lega.
Ecco quindi che per “NOI” arriverà il momento in cui dovremo decidere a chi affidare la nostra fiducia: a Salvini, alla Meloni o a Berlusconi.
Qualora i programmi dei tre partiti siano diversi e ferma restando la libertà di ognuno, io credo giusto scegliere quel programma che farà il bene di tanti e non di pochi.
Qualora i programmi siano fotopia l’uno degli altri allora dovremo scegliere sulla base delle persone che guidano le rispettive formazioni politiche.
Da qui cari amici di Realizzare Insieme e della Finestra del Futuro nasce la vera domanda: “Lega o Fratelli ‘Italia o Forza Italia?”
Ci sarà tempo per approfondire ma – nel frattempo – provate a rispondere alla domanda e conservate questo post a futura memoria.
P.S. ricordate: con il proporzionale è possibile scrivere una sola X