MELONI L’EUROPA E WASHINTON
PIÙ’ IN LA MOLTO PIÙ’ IN LA DEL DOMANI
by Giorgio De Biasi
Già in occasione dell’incontro Governo Sindacati il Segretario della CGIL Landini aveva espresso al premier Conte la sua preoccupazione che la “paura” potesse trasformarsi in “rabbia”.
Col senno di poi bisogna riconoscere che la previsione di Landini, non del tutto infondata, era stata introdotta per incalzare il Governo sulla necessità di procedere con immediatezza a stendere uno scudo protettivo delle famiglie che sarebbero entrate in difficoltà nel momento in cui gli stipendi non sarebbero arrivati e la cassa integrazione non elargita.
Fortunatamente questa “rabbia” non è ancora esplosa ma alcune avvisaglie si vedono all’orizzonte economico e nel sentire comune della gente.
Basti qui fare riferimento alla situazione ben descritta da Gabriella Cerami con un articolo su HUFFPOST di ieri “La paura sta diventando rabbia “Abbiamo fame, non paghiamo”. Nei supermercati monta l’esasperazione. Sui balconi non canta più nessuno e nel Paese iniziano a manifestarsi i primi segni di malessere.”
La paura di restare senza il denaro dello stipendio che consente di fare la spesa “attanaglia” le famiglie più deboli mentre il ricorso al risparmio personale preoccupa sempre più le famiglie benestanti.
Ho amici, piccoli imprenditori, che non sanno più cosa fare per pagare quei pochi dipendenti senza poter neppure attingere al risparmio personale ormai tutto impegnato per pagare le spese vive di mantenimento degli studi e delle piccole officine.
Costoro, come moltissimi cittadini, non fanno parte della “filiera che lavora” e, ai primi, non arrivano clienti mentre ai secondi non arriva lo stipendio.
Come se questa drammatica condizione di molti già non bastasse, ad essi si aggiungono prese di posizione assurde come quella di Provenzano (Pd): “Ampliamo il reddito di cittadinanza, in gioco la tenuta del Paese”. Castelli (M5S): “Serve un reddito di emergenza”. Renzi (Iv): “Aiuti, ma riaprire tutto: a Pasqua le fabbriche, il 4 maggio le scuole”. https://www.huffingtonpost.it/entry/mettere-i-soldi-in-tasca-agli-italiani-nel-governo-lidea-di-estendere-il-reddito-per-evitare-la-bomba-sociale_it_5e7f050fc5b6cb9dc1a0daf1?r4n&utm_hp_ref=it-homepage
Siamo al gioco dell’assurdo e proprio perché in tale situazione assurda ci siamo dentro fin al collo, appare ed è anche assurdo che il Governo lasci all’Europa, di Austria, Germania, Ungheria e Polonia insieme agli alleati scandinavi e all’Olanda, 15 giorni di tempo per concordare cosa fare per consentire a Italia, Spagna, Francia, Grecia, Irlanda, Belgio, Lussemburgo, Slovenia, Portogallo di superare la crisi.
Questa situazione e questa Europa hanno ieri consentito a Draghi “gigante fra i nani” di lanciare ieri un consiglio che suona da monito per tutti e indicazione della strada da seguire per arrivare alla ricostruzione.
Poco vale il messaggio odierno del rigorista Monti, “nano fra i giganti”, che si schiera con la Germania in un fondo “Berlino e il prezzo da pagare. Le divergenze sono superabili se ci sarà un confronto serrato ai massimi livelli, sforzandosi di capire ognuno le ragioni dell’altro.”
edito dal Corriere della Sera, che sarebbe stato meglio non pubblicare. https://www.corriere.it/editoriali/20_marzo_27/berlino-l-europa-prezzo-pagare-2f0e103c-706f-11ea-82c1-be2d421e9f6b.shtml
L’appello del Presidente della Repubblica Mattarella all’unità interna fra maggioranza e opposizione ed il severo richiamo indirizzato all’Europa, se da un lato hanno rincuorato gli Italiani, dall’altro hanno creato preoccupazione in coloro che pensano: “Se il Presidente parla così al Paese allora la situazione sanitaria ed economica è davvero grave.”
Che sia grave non v’è ombra di dubbio alcuno ma nonostante gli appelli all’unità ed alla collaborazione permangono in talune trasmissioni televisive condotte da giornalisti di chiara collocazione DEM e M5S non solo atteggiamenti difensivi che nessuno ha chiesto ma anche e soprattutto “velenose frecciate” nei confronti di una minoranza che, nel vero, si è sin qui comportata con senso dello Stato.
Lilli Gruber, Corrado Formigli, Marco Travaglio, Giovanni Floris, Massimo Giannini, Fabio Fazio, Bianca Berlinguer ed altri di minor peso non smettono di infilare “la politica” ed “i sondaggi” nelle loro trasmissioni tentando di fare comprendere che se non ci fosse stato il Partito Democratico ed il M5S la pandemia del COVID19 sarebbe stata per l’Italia una catastrofe come il “diluvio universale”.
Costoro, tentando di accreditare il PD ed il M5S come i “Noè” biblici salvatori del genere umano e animale, citano sempre e comunque in negativo gli esponenti di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia che, molto spesso neppure vengono invitati in trasmissione per replicare alle accuse che sempre nei loro confronti vengono mosse, senza tenere in debito conto l’evidenza di un popolo Italiano che oggi, più di ieri, riconosce che il centro destra in tema di Europa non aveva tutti i torti.
Resta così “in piedi” uno scenario in cui il Premier Conte – sempre più apprezzato dagli Italiani – appare ed è sovraordinato agli Zingaretti, Franceschini, Di Maio, Crimi e Renzi mentre “sotto il palco e neppure in prima fila” ci sono i partiti politici della maggioranza.
Maggioranza che già oggi è giudicata – da chi detiene le leve di comando dell’economia – inopportuna a Governare la ricostruzione dell’Italia sia per l’esiguità dei voti in Senato ma anche e soprattutto per la certezza della ripresa del litigio PD- M5S interno ad una maggioranza sempre posta “sotto tiro” da parte di Italia Viva.
La riflessione: “Il presidente del Consiglio e il ruolo che verrà. In futuro avremo bisogno di aria nuova. E forse si apriranno prospettive inaspettate” che Ernesto Galli della Loggia si pone stamane sul Corriere della Sera è la riflessione che molti italiani fanno.
Questo è il nostro oggi. Sul domani nessuno si illuda perché dopo il virus la gente si ricorderà sicuramente:
• di chi gli è stato accanto e di chi non c’è stato;
• di chi ha agito e di chi nulla ha fatto;
• di chi ha sin qui sostenuto questa Europa;
• di chi ha sin qui combattuto questa Europa;
• delle decisioni giuste che sono state prese;
• delle decisioni che non sono state prese.
Più in là, molto più in là della nostra umana natura esiste, per i credenti, la Preghiera di Papa Francesco pronuncia in una solitudine che è anche la nostra.
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