Milano 5 maggio 2018
Promemoria per tutti i patiti politici presenti in Parlamento
Promemoria per il Presidente incaricato di formare il Governo.
PREMESSA:
Realizzare Insieme, come molti Italiani, reputa necessario addivenire in tempi rapidi e con senso dello Stato alla Formazione di un esecutivo legittimato dal Parlamento a governare l’Italia.
Le difficoltà sino ad ora incontrare sono note a tutti gli elettori che, esternando il loro pensiero sui social, non sembrano discostarsi dalla scelta politica effettuata il 4 marzo scorso.
Pur tuttavia leggendo i loro post si può comprendere che le “vere priorità” da affrontare, oltre ad una nuova legge elettorale, sono la pressione fiscale, la disoccupazione, la crescente povertà, l’immigrazione e la sicurezza.
Queste priorità devono contraddistinguere il calendario delle “cose da fare” che il Presidente incaricato dovrà sottoporre al parlamento per ottenerne la fiducia.
Tutti i cittadini, e non solo gli addetti ai lavori, ben sanno che non è il Presidente Incaricato che redige materialmente e di proprio pugno i dettagliati programmi di realizzo degli obiettivi da lui prefissati nei titoli generali.
In questa fare di preparazione del programma alcuni studiosi delle materie, esponenti delle imprese, dirigenti sindacali, responsabili del quarto settore, associazioni di volontariato, culturali ed umanitarie nonché alcuni specialisti di settore sono chiamati e/o offrono la loro collaborazione per la stesura di programmi credibili e realizzabili.
In questa ottica Realizzare Insieme vuole fra giungere alle Forze Politiche tutte il pensiero dell’Associazione sugli emergenti temi dell’immigrazione, della sicurezza e della giustizia già affrontati e discussi nel corso di più iniziative organizzate da Realizzare.
La stesura, qui genericamente sintetizzata, è frutto di maturate esperienze vissute da qualificati associati già impegnati nei settori giustizia, immigrazione e sicurezza.
Posizionando questo promemoria sul WEB, Realizzate Insieme intende anche dare uno spunto per la riflessione e la partecipazione di tutta la cittadinanza al dibattito sulle “cose da fare”
SICUREZZA
Sostenere la difesa dello Stato contro le aggressioni terroristiche, della criminalità comune e organizzata per la salvaguardia della sicurezza della collettività nazionale.
Recupero dei valori di legalità, giustizia e rettitudine, impegnandosi contro l’illegalità, le sopraffazioni, la disonestà anche intellettuale, l’inganno, la disinformazione, il malaffare ed il malcostume.
Salvaguardare l’incolumità individuale e familiare da ogni forma di aggressione.
Contrastare qualunque tipologia di illegalità, sostenendo la lotta contro la criminalità organizzata e diffusa italiana e straniera ed anche proponendo indirizzi per regolamentare e contrastare il grave fenomeno dell’immigrazione clandestina.
Incidere sul miglioramento della sicurezza nelle sue svariate forme e tra le sue diverse componenti, preservando il rispetto delle libertà fondamentali degli individui e sostenendo a tal fine, le attività delle forze sociali, politiche, istituzionali e degli apparati della giustizia e della sicurezza, anche incentivando il ricorso a sistemi di sicurezza integrati.
Revisione organica del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza.
Ridistribuzione delle risorse nel Paese abbinato ad un piano operativo che consenta un capillare e reale controllo del territorio con l’impiego volontario anche di cittadini, ex appartenenti alle forze dell’ordine e forze armate.
Istituzione della figura del cittadino “poliziotto osservatore” con la possibilità di riferire alle forze dell’ordine di eventuali fatti delittuosi a cui ha assistito.
Adeguamento delle risorse economiche per la sicurezza che sia in linea con gli ordinamenti ed i trattamenti economici del personale in ambito CE.
Nuovi modelli di prevenzione come i mix tra tecnologie e risorse umane, prevenzione e vigilanza sociale e maggiore integrazione tra il pubblico e privato nel campo degli addetti a servizi di sicurezza.
Disciplina per l’autorizzazione alla costruzione delle moschee e l’esercizio di ministri del culto.
Controllo delle Moschee, autorità religiose e coloro che orbitano intorno a particolari interessi al fine di prevenire eventuali infiltrazioni terroristiche o di fanatici-fondamentalisti.
Disciplina del meretricio finalizzata all’eliminazione dello sfruttamento, alla schiavitù e alla prostituzione in strada.
IMMIGRAZIONE
Impedire l’arrivo di continue ondate migratorie e regolamentare il fenomeno.
Modificare la legge attuale affinché la dichiarazione di irregolarità sul territorio o la mancanza di requisiti per la dichiarazione di profugo da parte della commissione non consentano comunque l’appellabilità dei provvedimenti.
Velocizzare le identificazioni per i respingimenti
Impegno sulla UE per la distribuzione dei profughi, revisione del trattato per l’accoglienza di questi nel paese di ingresso e riparto dei costi di accoglienza.
Disciplina per la localizzazione dei centri di identificazione e accoglienza degli immigrati.
Prevedere l’impegno degli immigrati in attività lavorative svolte a compensazione dei servizi di soggiorno prestatigli
Protocollo per gli aventi diritto al permesso di soggiorno con cui si impegnano, pena l’espulsione, al rispetto delle tradizioni e della cultura del paese di accoglienza.
Rimozione dei campi nomadi, immediata espulsione se clandestini o, se italiani, sistemazione in aree soggette a controllo, destinate e corredate di strutture di servizio alla cui gestione sono tenuti a partecipare con il lavoro.
Scolarizzazione dei minori.
Rivisitazione della legge Bossi-Fini, incrementando i poteri delle Forze dell’Ordine circa i provvedimenti da adottare nei confronti dei clandestini, dei favoreggiatori della clandestinità e dei suoi sfruttatori.
GIUSTIZIA
La crescita o lo sviluppo del Paese dipendono anche dalla efficienza ed efficacia della giustizia penale, civile, amministrativa e del lavoro.
Snellire e rendere solleciti i procedimenti giurisdizionali anche attraverso la sburocratizzazione ed efficientamento del sistema e delle procedure, l’incremento dei Magistrati e del personale amministrativo nonché l’implementazione dei mezzi tecnologici.
Prevedere termini perentori in tutte le procedure e i provvedimenti giurisdizionali.
Verificare i risultati e sanzionare le responsabilità degli errori procedurali.
Prevedere la responsabilità solidale dello Stato verso il cittadino per risarcirlo di ogni danno procuratogli da errori, anche colposi, nell’esercizio della giurisdizione.
Potere di rivalsa verso i responsabili in caso di colpa grave e comunque esercizio dell’azione disciplinare verso i responsabili di errori in tutte le fasi del processo.
Separazione delle carriere tra magistratura giudicante ed inquirente con salvaguardia dell’autonomia di quest’ultima.
Per i Magistrati gli incarichi direttivi non possono essere svolti nelle sedi in cui nei precedenti cinque anni si sia esercitata una qualsiasi funzione giurisdizionale, tali incarichi comunque non possono essere svolti nella stessa sede per più di cinque anni.
Il consiglio superiore della Magistratura e’ nominato per il 20 % dal Presidente della Repubblica che lo presiede, per il 20% dai magistrati e per il 20% dalle Camere.
Il restante 40% è eletto dal popolo.
Di esso non possono far parte, tranne che per la componente elettiva della Magistratura, coloro che fino a due anni prima della nomina o elezione abbiano esercitato funzioni di magistrato, avvocato, funzionario dei ruoli del Ministero della Giustizia, ufficiale o agente di polizia giudiziaria.
Riforma del CPP e CP nel senso di una semplificazione delle procedure, sanabilità immediata in udienza dei vizi procedurali delle notifiche, concentrazione delle udienze sul caso.
La custodia cautelare potrà essere prevista per gli incensurati solo domiciliare, salvo i casi in cui risulti inconfutabilmente provata la pericolosità del soggetto o la sussistenza dimostrata e concorrente del pericolo di fuga, inquinamento delle prove e possibilità di recidiva.
Disciplina nelle intercettazioni, tutela della privacy per i fatti estranei alle inchieste.
Sanzioni ridotte, immediate e alternative per la tenuità dei reati, valorizzazione della recidiva e dell’incensuratezza.
Testi Unici per tutte le materie legislative.
Umanità del sistema carcerario, differenziazione logistica delle sedi tra incensurati in prima espiazione e recidivi.
Obbligo di lavoro per i detenuti e valutazione del loro impegno ai fini di riduzione di pena.
Le pene inferiori ai due anni saranno scontate agli arresti domiciliari con impiego del braccialetto elettronico.
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Altre e più dettagliati appunti programmatici potranno essere analizzati visitano il sito di Realizzare Insieme al seguente indirizzo web: https://www.realizzareinsieme.eu/
Distinti saluti.
REALIZZARE INSIEME