di Luciano MENEGHETTI
La prova provata della manipolazione dell’informazione fornita dai media italiani sulla guerra in Ucraina, è data dal fatto che nessun telegiornale e nessun talk show che parla della guerra, ha approfondito, discusso o commentato le parole del Papa, che ha accusato l’Occidente di aver provocato la Russia.
Anzi, o non ne hanno proprio dato notizia oppure l’hanno data senza riportare fedelmente le parole di Bergoglio o, addirittura, riportando solo la parte in cui Lui riconosce un fatto, cioè l’aggressione del 24 febbraio da parte della Russia.
Io credo che questo sia gravissimo, non solo perché dimostra quanto sia manipolata in Italia l’informazione ai cittadini, ma, soprattutto perché evidenzia come il governo e la classe dirigente di questo paese sia ferma al 1917.
Anche in quell’anno, in piena prima guerra mondiale, quando il Papa Benedetto 15esimo divulgò l’enciclica con la famosa accusa sulla guerra in corso in Europa, definita “inutile strage”, il governo e i giornali dell’epoca lo bollarono come “disfattista” o, addirittura, “infame” al soldo degli austro-ungarici.
Lo stesso che avviene in questi giorni, in cui si stilano liste di proscrizione dei “putiniani” e si accusa chi non è d’accordo con la posizione italiana sulla guerra in Ucraina, di fare “propaganda” per la Russia dietro compenso in rubli.
Calunnie senza prove, naturalmente, ma, si sa, in guerra anche “la m…. ha un buon profumo” se serve a distruggere il nemico