Mercoledì 11 maggio 2022
IL MERCATO di Via Zuretti
d Giorgio De Biasi
Lo sappiamo tutti. Al mercato coloro che “gridano” sono solo gli ambulanti che da dietro o dinnanzi al loro bando magnificano i loro prodotti.
Ma stamattina li abbiamo visti. Eravamo a due passi. Erano due uomini che davanti al banco della biancheria intima di uomo e donna posizionato da sempre davanti all’ingresso dell’asilo nido, gridavano e si insultavano.
Non li avevamo mai visti prima ma il Marzio ci dice che “quello grande” era un taxista che da poco aveva venduto la licenza e adesso era in pensione. Dell’altro, solo dopo la fine della discussione, abbiamo appreso il suo nome: Giuseppe, perché così lo ha chiamato un suo amico che l’ha portato via dalla lite quando Marzio lo ha inviato a farlo.
Per la verità anche lo Stefano aveva tentato di entrare nella discussione invitando i due a smettere di gridare e ad insultarsi senza però ottenere alcun risultato.
Non si sa chi abbia iniziato per primo e non è stato possibile accertare se i due si conoscessero da tempo o se abbiano iniziato a litigare al mercato.
Per certo abbiamo sentito che prima si davano del Lei e poi, ad animi riscaldati, si sono dati del tu.
Quelle poche parole sentite riporto sintetizzandole.
TAXISTA:
“No lei non può offendermi.”
GIUSEPPE:
“Io non nessuna intenzione di offenderla. Ho solo detto che lei non capisce niente quando giustifica l’aggressione di Putin all’Ucraina. E quando dico che facciamo bene a dare armi agli ucraini voglio dirle che lo facciamo per difendere la democrazia europea e i nostri confini.”
TAXISTA:
“Io non giustifico Putin dico solo che la NATO voleva mettere i missili sotto il culo della Russia. NATO e americani hanno acceso la miccia e adesso la bomba sta scoppiando sotto il nostro di culo. L’Italia e l’Europa non hanno alcun interesse a fare la guerra a Putin. Se vuoi continuare a leccare il culo di Biden fai pure ma almeno trova il coraggio di andare tu al fonte anziché combattere Putin e la Russia fino all’ultimo degli Ucraini.”
GIUSEPPE:
“Io non lecco il culo a nessuno. Siete voi che per anni avete leccato e adesso continuate a leccare il culo di Putin senza rendervi conto che voi “comunisti” siete morti e sepolti sotto le macerie del muro di Berlino.”
TAXISTA:
Hai ragione era meglio che restasse in piedi e dovete ringraziare Gorbaciov che lo ha fatto cadere senza neppure un morto. Ma che parlo a fare con voi che mandate gli ucraini a morire perché volete cacciare Putin. Ma chi c…o vi credere di essere? Fascisti siete, ecco quello che siete fascisti.”
Stavano per avvivare ad alzar le mani quando Marzio è intervenuto: “Va bene. Va bene. Adesso basta. State dando spettacolo alla gente. Sarà meglio che Lei lo porti a casa.” aggiunge rivolto a quel signore che accompagnava il signor Giuseppe.
Subito dopo Hussein del banco della frutta di fronte all’altro lato della strada, la attraversa e si avvicina allo Stefano, che lui conosce bene.
Lo guarda e gli dice. “Lei lo sa che io sono curdo. Biden manda le armi agli ucraini ma lascia che Erdogan continui a bombardaci giorno e notte. Gli americani pensano solo ai loro interessi.”
Questo mentre il taxista si allontanava “borbottando” da solo.