SULLA GREGORETTI
di Carmine Fioriti, con la collaborazione di Giuseppe FRANCO
L’avvocato Primo Ministro ha necessità di ricordarsi dell’art. 95 della Costituzione e del 51 del Codice penale ed “avrebbe” l’obbligo di salvaguardare almeno i marinai italiani della Gregoretti.
Sulla Gregoretti pare ci sia un appannamento mostruoso delle cognizioni giuridiche, solitamente da bere, per muovere i primissimi passi, nelle facoltà ad indirizzo giuridico.
Or bene c’è un articolo 95 della Costituzione che vuole che un “Ministro sia individualmente responsabile degli atti del suo dicastero “. Ma nel caso della Gregoretti nessuno può credere che un Ministro dell’Interno, DA SOLO, decida di non far attraccare la nave. Trattasi di nave militare, quindi con delle interconnessioni ministeriali sicurissime.
Pertanto, sempre tornando all’art.95 della Costituzione, essa recita testualmente:” Il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei Ministri… I Ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri”.
Da qui si comprende perfettamente come il Presidente del Consiglio non può tirarsi fuori dalla vicenda. Egli è responsabile della politica del Governo e risponde, quindi, anche del fatto attinente la Gregoretti perché, assolutamente impossibile esserne fuori”. Si tratterebbe, se fosse, di un governo fantasma laddove non esistano Ministri della difesa, della Giustizia, delle infrastrutture e di qualche altro dicastero. Ma ciò appare ASSOLUTAMENTE DEL TUTTO IMPOSSIBILE, anche in un Governo raffazzonato.
Quindi Capo del Governo e Ministri competenti nella vicenda sarebbero tutti corresponsabili.
Ma non finisce qui. Il problema – si apprende sempre dai primi rudimenti del diritto penale ancora vigente – riguarda anche e soprattutto i marinai ed il personale della Gregoretti. Costoro, in caso di accusa all’allora Ministro dell’Interno, potrebbero essere considerati correi in sequestro di persona, ovvero, nella migliore ipotesi, di aver eseguito un ordine costituente reato.
Non c’è niente da fare: se Salvini è colpevole, lo sono il Primo Ministro, tutti gli altri Ministri e tutto il personale della Gregoretti perché Costituzione e Penale non sono diretti soltanto alla persona dell’ex Ministro dell’Interno, ma a tutti.
In questo caso, peraltro, bene farebbero i Cocer a scendere in campo per tutelare i propri uomini poiché si sta assistendo, per la prima volta e per ragioni politiche, ad uno scarico di responsabilità, peraltro di difficile attuazione, quando appare talmente palese che un “ordine siffatto” non potrà mai essere nella disponibilità autonoma di un singolo Ministro, anche se si dovesse chiamare Matteo.
Pongo quindi il problema, non politico, ma di diritto “Nel momento in cui il processo si dovesse avviare ed il
reato verrà «individuato», posto la responsabilità del Capo del Governo e degli altri Ministri competenti, quale sarà la posizione dei marinai della «Gregoretti»? Concorso nel reato? Può darsi di no. Ma aver eseguito un ordine palesemente reato ci sta tutto, dal momento che la scriminante prevista dall’art. 51 del codice non sembra individuarsi nella fattispecie.
Quindi caro Avvocato, a capo del governo, la questione è come la Diciotti: siete tutti corresponsabili. Almeno, però, abbiate il pudore di tirare fuori dalla palude quegli uomini che fanno il proprio dovere ed hanno giurato di servire la Patria, difendendola in ogni dove e non devono essere coinvolte in faccende politiche vigliacche.